Per come è andato il match, il Napoli da una parte tira un sospiro di sollievo e dallaltra si rammarica: dominio del gioco, fiumi di palle gol, ma anche tanta imprecisione e frenesia e, contro una Roma rabberciata in casa di fronte al pubblico amico, i partenopei hanno seriamente rischiato di perdere fino allultimo minuto, quando Mertens in modo rocambolesco ha messo dentro la palla dell1-1 finale pareggiando il gol nel primo tempo del faraone.
Emozioni dunque al San Paolo, con il gol iniziale realizzato da El Shaarawy e il pareggio sul gong di Mertens, che ha concesso ai ragazzi di Carletto Ancelotti di non uscire battuti in una delle partite, tra gli scontri diretti, meglio giocate dal Napoli, che riesce invece ad impattare contro una Roma volitita, messa mentalmente bene in campo ma un po troppo soggetta al predominio di Ancelotti. Proprio la squadra di Ancelotti si è vista trovarsi nella duplice situazione di dover correre ai ripari per salvare la sua imbattibilità in casa ma farlo anche con tutti i meriti possibili, dopo aver condotto in effetti la gara passata quasi completamente allattacco. Ma il distacco dalla Juventus in classifica è aumentato di nuovo a 6 punti. Distanza che è abissale invece rispetto al vertice per quel che concerne la Roma. Una Roma bivalente, bipolare come qualche tifoso vip ha detto di recente. Splendida in champions o, comunque, seria e scrupolosamente attenta nelle gare di cartello, sonnacchiosa o distratta o ancor peggio fuori dalla gara e da qualsiasi equilibrio tecnico e tattico in match sulla carta abbordabili come quello contro la Spal.
Dopo i 7 minuti di ritardo dovuti ai problemi del sistema Var, il Napoli parte allarrembaggio andando vicino al vantaggio per due volte con un tiro di Insigne su super azione di Fabian Ruiz e salvataggio di Manolas e poi di testa di Milik. Ripartono e provano a pungere in velocità i ragazzi di Eusebio Di Francesco, che sorprendentemente infatti trovano il vantaggio sfruttando una distrazione della retroguardia avversaria con El Shaarawy, lasciato da solo a due passi da Ospina. Già in precedenza, e anche qualche minuto dopo peraltro i capitolini avevano sfiorato prima il gol, e poi il raddoppio con Edin Dzeko.
Lepisodio ha dato ancor più enfasi agli attacchi degli azzurri che con fermezza hanno iniziato a puntare il portiere Olsen, davvero ottimo con le sue chiusure su Milik e Hamsik; poi di poco a lato un missile di Callejon e sempre Olsen attento e scrupoloso dopo poco a bloccare su capitan Hamsik. Rallenta la quadra di Carlo Ancelotti e viene quasi beffata da un destro Dzeko, respinto a pochissimi centimetri dalla linea da Albiol, di testa. Sarebbe stato forse il colpo del KO.
Nel finale del primo tempo iniziano i problem fisici per i capitolini: linfortunio di De Rossi (dentro Cristante) e poi le azioni pericolose con Insigne e una spinta su Milik, segnali di una Roma con la lingua a terra.
Riparte come da copione il Napoli nella ripresa: Callejon, tiro parato dal portiere Olsen e dentro Mertens con aumento del forcing (17 angoli azzurri), e ancora Callejon bloccato da Olsen. Dopo il cambio Under e Florenzi Di Francesco manda dentro Fazio per Manolas: secondo cambio per infortunio per i capitolini che si lamentano per una spinta su Dzeko in area; il centravanti è ammonito per simulazione e si lamenterà a fine partita. Il bunker giallorosso sembra tenere, ma alla fine arriva la zampata ravvicinata di Mertens, che è stato il più lesto di tutti ad avventarsi su una conclusione ciccata da Callejon e ha evitato il primo ko della stagione al San Paolo.